Opera nella logistica portuale nel Mediterraneo (Ravenna, Genova, Albania e Tunisia) movimentando circa 5 milioni di tonnellate annue di rinfuse, di cui 3,2 milioni tonnellate di rinfuse liquide (prodotti alimentari, chimici e petroliferi) e 1,8 milioni di tonnellate di rinfuse solide (cereali, sfarinati, fertilizzanti).
Prende il nome dalla capogruppo La Petrolifera Italo Rumena - PIR, fondata nel 1920.
www.gruppopir.com
Guido Ottolenghi, amministratore delegato del Gruppo PIR, parla di Superba e del progetto di delocalizzazione al convegno "Porti e Città" organizzato dall'emittente televisiva Primocanale il 15 aprile 2019.
Azienda specializzata in logistica di prodotti chimici liquidi, opera dal 1960 nel Porto di Genova, venne acquistata dal Gruppo PIR nel 1990.
Il progetto di delocalizzazione è aperto anche ad Attilio Carmagnani www.carmagnani.com, azienda fondata nel 1904 che si occupa di stoccaggio e trading di prodotti chimici e gestisce un laboratorio di analisi indipendente. Complessivamente nei due depositi operano 60 dipendenti e altre 20 persone indirette stabilmente.
La coesistenza nelle stesse aree di attività industriali ed edifici residenziali (che nel corso degli anni sono stati costruiti a ridosso degli impianti) è complicata per via delle diverse e legittime esigenze.
Dal 1988, anno in cui tutte le istituzioni cittadine si impegnarono con un protocollo di intenti a delocalizzare i depositi in porto, Superba ha sempre dato disponibilità a reperire soluzioni valide per il territorio, la portualità e la cittadinanza a proprie spese. Sfortunatamente i vari progetti che si sono succeduti negli anni non hanno portato ad alcun risultato.
Oggi la situazione è tale per cui i piani regolatori proibiscono ormai anche le manutenzioni straordinarie e gli interventi di revamping. I depositi di Multedo stanno perdendo efficienza economica, conseguentemente Superba, se non sarà delocalizzata, sarà con tutta probabilità votata ad un’ordinata chiusura nei prossimi anni.
Nel dicembre 2021 il Comitato di Gestione dell’Autorità di sistema portuale (AdSP) del Mar Ligure Occidentale (porti di Genova e Savona) ha adottato la proposta di Adeguamento tecnico funzionale connesso alla delocalizzazione dei depositi a ponte Somalia nel bacino storico di Sampierdarena, dove già risiedono attività industriali e commerciali affini a quelle di Superba e Carmagnani. L'area è stata individuata dopo vari studi di compatibilità (commissionati da AdSP fin dal 2014) da parte di consulenti specializzati in tematiche ambientali. Le aree prese in esame sono state: l’ex carbonile lasciato libero da Enel, l’area di Sampierdarena, l’ex ILVA di Cornigliano e la diga foranea esterna.
La realizzazione del nuovo deposito comporterà oltre € 50 milioni di investimenti interamente sostenuti da privati che legheranno le sorti delle aziende a Genova per molti decenni con lo scopo di servire il tessuto industriale dell’Italia Nord-Ovest e del Centro Europa.
Grazie ad un nuovo deposito, moderno ed efficiente, potranno essere recuperati e incrementati traffici, soprattutto via ferrovia, persi in questi anni a favore dei porti di Marsiglia e Anversa con ricadute positive sul lavoro, sull’industria e sull’indotto.
Immagini e disegni del progetto
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